Il controllo e la supervisione di impianti dislocati in siti geografici distanti fra loro si avvale del supporto di connessioni di rete, ora pubbliche ora dedicate, e dell’ausilio di software di gestione in grado di monitorare tutti gli apparati 24 ore su 24 e di fornire strumenti necessari per il primo intervento da remoto. Questo scenario prende il nome di “telegestione”, l’installazione di un sistema di telegestione è senza dubbio un investimento di grande interesse dal punto di vista della sicurezza poiché garantisce un servizio di monitoraggio continuo e, laddove è possibile, assicura la tempestività del primo intervento che, in molti casi, è quello risolutivo.
Ultime novità sulle detrazioni IRPEF per l'installazione di impianti antifurto e videosorveglianza. Con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale n. 147 del 26 giugno 2012 – Supplemento Ordinario n.129 del Decreto Legge n. 83 del 22 giugno 2012 "Misure per la crescita del paese" (Sviluppo Economico) - è stato decretato l’aumento al 50% della detraibilità dall’IRPEF degli interventi di ristrutturazione delle unità residenziali ad uso privato effettuati fino al 31 dicembre 2014, fino al tetto massimo di 96.000 euro. Tra gli interventi che riguardano la sicurezza fisica e che usufruiscono di tali maggiori incentivi, si segnala l’installazione di rilevatori di apertura e di effrazione dei serramenti; fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati (ndr: ossia sistemi di videosorveglianza); apparecchi rilevatori di prevenzione antifurto e relative centraline; casseforti, porte blindate, serrature ed altri mezzi di sicurezza passiva. Sarà quindi possibile recuperare fino a 48.000 euro per unità abitativa sotto forma di credito di imposta da usufruire in sede di dichiarazione dei redditi in 10 rate annuali di importo uguale, per le spese pagate.
Il periodo di recupero è ridotto a 5 ed a 3 anni per i contribuenti che hanno compiuto rispettivamente 75 ed 80 anni. Potranno godere dell’agevolazione anche coloro che hanno iniziato i lavori prima dell’entrata in vigore del decreto, ma che effettueranno i pagamenti successivamente. I pagamenti dovranno avvenire mediante bonifico bancario o postale, indicando la causale con gli estremi della fattura, il codice fiscale del soggetto pagante e la partita iva del beneficiario.